Pseudonimo di
Boris Nicolaevič Kampov. Giornalista e scrittore
russo. Iniziò a scrivere in alcuni giornali cittadini come corrispondente
operaio. Durante la seconda guerra mondiale fu corrispondente di guerra per la
“Pravda” da vari fronti. I suoi romanzi, tra cui citiamo
La
Corporazione ardente (1939),
Un vero uomo (1946),
Il ritorno
(1948),
Oro (1949),
Retrovie profonde (1958), e la raccolta di
brevi racconti
Noi, gente sovietica (1948), sono frutto della sua
esperienza di vita tra gli operai e i soldati e sono considerati capolavori del
realismo socialista. Gli venne assegnato il premio Stalin nel 1947 e nel 1949
(Mosca 1908-81).